La capacità di proiettare l’educazione e la sua natura sembra essere più un gioco di fantasia che un’esigenza pedagogica. Guardare oltre il presente o il prossimo futuro e dirigersi verso quell’orizzonte di senso di aconiana memoria appare una necessità progettuale ed una vera e propria urgenza sociale. Il bisogno di orientare ed esercitare tutte le funzioni di governance educativa capaci di ripercorrere e tradurre i “buoni propositi” espressi nella riforma della “Buona scuola”, è doveroso come principio didattico
Educare come principio sociale: inclusione, emozioni e competenze
riccardo mancini
2024-01-01
Abstract
La capacità di proiettare l’educazione e la sua natura sembra essere più un gioco di fantasia che un’esigenza pedagogica. Guardare oltre il presente o il prossimo futuro e dirigersi verso quell’orizzonte di senso di aconiana memoria appare una necessità progettuale ed una vera e propria urgenza sociale. Il bisogno di orientare ed esercitare tutte le funzioni di governance educativa capaci di ripercorrere e tradurre i “buoni propositi” espressi nella riforma della “Buona scuola”, è doveroso come principio didatticoFile in questo prodotto:
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