"Gli undici" è un dipinto, una tela piuttosto grande, il quadro più celebre del Louvre. Si deve a François-Élie Corentin, altrimenti noto come il Tiepolo del Terrore. Lo storico Jules Michelet, che avrebbe visto il dipinto, diceva che in confronto il Marat assassinato di David non è altro che una piccola e semplice tela caravaggesca. "Gli undici" invece è tutt’altro: è la rappresentazione della storia, anzi della «Storia in atto», scrive l’autore con la maiuscola. Riesce a incarnare la «presenza reale della Storia», perché mette in scena i suoi attori principali. Coloro che con le loro magnifiche e terribili gesta hanno scritto la sorte di un Paese. Una grande narrazione. È il tempo della la Rivoluzione francese. È il tempo del Terrore. Restituiti in un quadro, a sua volta raccontato da una scrittura poderosa e incantevole di Pierre Michon nel quale la realtà raggiunge l’immemorabile del mito.
Il quadro più celebre del Louvre
Filoni
2010-01-01
Abstract
"Gli undici" è un dipinto, una tela piuttosto grande, il quadro più celebre del Louvre. Si deve a François-Élie Corentin, altrimenti noto come il Tiepolo del Terrore. Lo storico Jules Michelet, che avrebbe visto il dipinto, diceva che in confronto il Marat assassinato di David non è altro che una piccola e semplice tela caravaggesca. "Gli undici" invece è tutt’altro: è la rappresentazione della storia, anzi della «Storia in atto», scrive l’autore con la maiuscola. Riesce a incarnare la «presenza reale della Storia», perché mette in scena i suoi attori principali. Coloro che con le loro magnifiche e terribili gesta hanno scritto la sorte di un Paese. Una grande narrazione. È il tempo della la Rivoluzione francese. È il tempo del Terrore. Restituiti in un quadro, a sua volta raccontato da una scrittura poderosa e incantevole di Pierre Michon nel quale la realtà raggiunge l’immemorabile del mito.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.