Michel Houellebecq è uno stato di "nonchalance". Con lui tornano utili le pagine sull'industria culturale del buon vecchio Adorno. Houellebecq è difatti il filosofo ufficiale degli eterni scontenti, sotto gli auspici del cinismo di Diogene. E come Diogene, anche il protagonista di uno dei suoi romanzi sia l'autore nella vita rimangono soli con il loro cane. Ma, fra il cane e Diogene, il saggio ascolta il filosofo, l'imbecille guarda il cane.

Solo, lo scrittore guarda un cane

Filoni
2006-01-01

Abstract

Michel Houellebecq è uno stato di "nonchalance". Con lui tornano utili le pagine sull'industria culturale del buon vecchio Adorno. Houellebecq è difatti il filosofo ufficiale degli eterni scontenti, sotto gli auspici del cinismo di Diogene. E come Diogene, anche il protagonista di uno dei suoi romanzi sia l'autore nella vita rimangono soli con il loro cane. Ma, fra il cane e Diogene, il saggio ascolta il filosofo, l'imbecille guarda il cane.
2006
Houellebecq; Cinismo; Diogene; letteratura francese
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14085/8262
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