Il contributo delinea le esperienze di utilizzo artistico dello spazio urbano nella città di Roma dalla fine degli anni Novanta ad oggi, per mostrare il cambio di paradigma nella pianificazione degli eventi contraddistinto da due pratiche performative specifiche. Da una parte si assiste alla nascita di spazi non convenzionali in zone periferiche della città (Rampa Prenestina, Intifada, Angelo Mai, Rialto-Sant'Ambrogio, Strike etc.): luoghi pubblici come edifici abbandonati, locali e parcheggi in disuso si trasformano in uno spazio performativo dando vita a movimenti artistici che hanno contribuito alla nascita di pratiche innovative nello spettacolo dal vivo (Massimiliano Civica, Roberto Latini, Fabrizio Arcuri etc.). Contemporaneamente si assiste alla pianificazione del paesaggio umano dove l'esperienza urbana avviene attraverso azioni performative che coinvolgono attivamente il pubblico con l'esplorazione e la riscoperta collettiva (esplorazioni partecipate). Si tratta di movimenti culturali e artisti (Carlo Infante, Luca Ruzza etc.) che attraverso l'uso sociale e interattivo attingono alle tecnologie digitali per proporre un percorso ludico e artistico per la partecipazione e l'innovazione urbana (Performing Media). Obiettivo dunque è storicizzare questi fenomeni artistici al fine di comprendere il senso dei luoghi/non luoghi nella ridefinizione delle città partecipate del futuro.
La città come palcoscenico. Lo sviluppo delle arti per-formative nei luoghi/non luoghi di Roma.
desiree sabatini
2023-01-01
Abstract
Il contributo delinea le esperienze di utilizzo artistico dello spazio urbano nella città di Roma dalla fine degli anni Novanta ad oggi, per mostrare il cambio di paradigma nella pianificazione degli eventi contraddistinto da due pratiche performative specifiche. Da una parte si assiste alla nascita di spazi non convenzionali in zone periferiche della città (Rampa Prenestina, Intifada, Angelo Mai, Rialto-Sant'Ambrogio, Strike etc.): luoghi pubblici come edifici abbandonati, locali e parcheggi in disuso si trasformano in uno spazio performativo dando vita a movimenti artistici che hanno contribuito alla nascita di pratiche innovative nello spettacolo dal vivo (Massimiliano Civica, Roberto Latini, Fabrizio Arcuri etc.). Contemporaneamente si assiste alla pianificazione del paesaggio umano dove l'esperienza urbana avviene attraverso azioni performative che coinvolgono attivamente il pubblico con l'esplorazione e la riscoperta collettiva (esplorazioni partecipate). Si tratta di movimenti culturali e artisti (Carlo Infante, Luca Ruzza etc.) che attraverso l'uso sociale e interattivo attingono alle tecnologie digitali per proporre un percorso ludico e artistico per la partecipazione e l'innovazione urbana (Performing Media). Obiettivo dunque è storicizzare questi fenomeni artistici al fine di comprendere il senso dei luoghi/non luoghi nella ridefinizione delle città partecipate del futuro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.