Il dibattito sulla necessità di ripensare le strutture di finanziamento del settore dei beni culturali ha recentemente sottolineato le potenzialità delle fonti di finanziamento partecipative, fra cui il crowdfunding. Da un lato, tale modalità di raccolta fondi è stata fin dagli esordi molto legata al settore culturale e creativo e sono presenti sul mercato diverse piattaforme di crowdfunding specifiche per questo settore. Dall’altro, mentre alcune branche del settore culturale e creativo hanno ormai grande familiarità con questa forma di finanziamento, altre sembrano ancora piuttosto riluttanti ad usarlo: fra queste il settore del patrimonio culturale. L’obiettivo di questo articolo è di esplorare criticamente questo punto, cercando di capire se il crowdfunding sia veramente percepito come uno strumento utile e necessario per aumentare la resilienza finanziaria del patrimonio culturale e quali siano gli usi e valori a esso attribuiti dalle organizzazioni che si occupano della gestione dei beni culturali. I risultati della ricerca qualitativa su cinque casi studio di grandi istituzioni e musei parigini indicano che le organizzazioni culturali non lo percepiscono ancora come un efficace metodo di raccolta fondi, ma che lo ritengono invece un valido strumento per raggiungere, sensibilizzare e coinvolgere le comunità, non solo verso il progetto o l’ente promotore ma verso tutto il settore del patrimonio culturale.
L’utilizzo e il valore del crowd funding per le organizzazioni del patrimonio culturale: da strumento di finanziamento a strumento di innovazione manageriale, comunicativa e culturale
Elena Borin
;
2022-01-01
Abstract
Il dibattito sulla necessità di ripensare le strutture di finanziamento del settore dei beni culturali ha recentemente sottolineato le potenzialità delle fonti di finanziamento partecipative, fra cui il crowdfunding. Da un lato, tale modalità di raccolta fondi è stata fin dagli esordi molto legata al settore culturale e creativo e sono presenti sul mercato diverse piattaforme di crowdfunding specifiche per questo settore. Dall’altro, mentre alcune branche del settore culturale e creativo hanno ormai grande familiarità con questa forma di finanziamento, altre sembrano ancora piuttosto riluttanti ad usarlo: fra queste il settore del patrimonio culturale. L’obiettivo di questo articolo è di esplorare criticamente questo punto, cercando di capire se il crowdfunding sia veramente percepito come uno strumento utile e necessario per aumentare la resilienza finanziaria del patrimonio culturale e quali siano gli usi e valori a esso attribuiti dalle organizzazioni che si occupano della gestione dei beni culturali. I risultati della ricerca qualitativa su cinque casi studio di grandi istituzioni e musei parigini indicano che le organizzazioni culturali non lo percepiscono ancora come un efficace metodo di raccolta fondi, ma che lo ritengono invece un valido strumento per raggiungere, sensibilizzare e coinvolgere le comunità, non solo verso il progetto o l’ente promotore ma verso tutto il settore del patrimonio culturale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.