Il crowdfunding è un fenomeno che ha cominciato ad emergere a partire dalla metà degli anni Duemila e che è stato indicato come parte di più generali trend a livello globale, legati al crowdsourcing (Howe, 2006) e allo sviluppo tecnologico (De Filippi, 2016). Attualmente è diffuso e utilizzato in vari settori, mostrando globalmente trend di crescita fra il 50% (in America del Sud) e il 210% (nel continente asiatico) (Fonte: Massolution, 2015): è stato utilizzato per lanciare o sostenere vari tipi di progetti, start-up e ini ziative nel settore delle industrie culturali e creative e nel settore culturale non-profit, sia pubblico che privato (Amrein et al., 2014; CE, 2015). Tuttavia, sotto altri profili questa pratica può essere interpretata anche secondo prospettive di coinvolgimento della comunità e di promozione di iniziative dal basso che possono rinforzare il senso di appartenenza e la valorizzazione dei beni culturali locali (Alejandre, 2013; Belleflamme, Lambert, and Schwienbacher, 2013 and 2014; Schoonbaert, 2015; Uralman, 2015). Questo breve contributo mira ad esplorare, tramite un’analisi del caso studio del restauro dell’Atelier du Peintre promossa dal Musée d’Orsay (Parigi), in quale modo le iniziative di crowdfunding nel settore culturale possano basarsi su forme di coinvolgimento di varie categorie di stakeholders e di come tale coinvolgimento si concretizzi non solo nelle strategie di comunicazione ma anche in forme di coinvolgimento più strutturate a livello di governance e management.

Il ruolo dei finanziamenti partecipativi per iniziative di restauro: La campagna di crowdfunding per l’Atelier du Peintre

Elena Borin
2017-01-01

Abstract

Il crowdfunding è un fenomeno che ha cominciato ad emergere a partire dalla metà degli anni Duemila e che è stato indicato come parte di più generali trend a livello globale, legati al crowdsourcing (Howe, 2006) e allo sviluppo tecnologico (De Filippi, 2016). Attualmente è diffuso e utilizzato in vari settori, mostrando globalmente trend di crescita fra il 50% (in America del Sud) e il 210% (nel continente asiatico) (Fonte: Massolution, 2015): è stato utilizzato per lanciare o sostenere vari tipi di progetti, start-up e ini ziative nel settore delle industrie culturali e creative e nel settore culturale non-profit, sia pubblico che privato (Amrein et al., 2014; CE, 2015). Tuttavia, sotto altri profili questa pratica può essere interpretata anche secondo prospettive di coinvolgimento della comunità e di promozione di iniziative dal basso che possono rinforzare il senso di appartenenza e la valorizzazione dei beni culturali locali (Alejandre, 2013; Belleflamme, Lambert, and Schwienbacher, 2013 and 2014; Schoonbaert, 2015; Uralman, 2015). Questo breve contributo mira ad esplorare, tramite un’analisi del caso studio del restauro dell’Atelier du Peintre promossa dal Musée d’Orsay (Parigi), in quale modo le iniziative di crowdfunding nel settore culturale possano basarsi su forme di coinvolgimento di varie categorie di stakeholders e di come tale coinvolgimento si concretizzi non solo nelle strategie di comunicazione ma anche in forme di coinvolgimento più strutturate a livello di governance e management.
2017
9788894090123
participatory governance, participatory management, participatory funding, crowdfunding
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14085/6361
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