Dalla Prima Direttiva CEE del 1968, passando per le successive, i regolamenti e le decisioni Daily Mail, Centros, Überseering e altre fino a giungere a Polbud e alla Direttiva UE n. 2121/2019 su trasformazioni, fusioni e scissioni transfrontaliere, nuovi tasselli hanno via via delineato lo statuto legale delle società europee, consentendo la “ricostruzione” dell’istituto societario ad immagine del rapporto tra ordinamenti dell’Unione e degli Stati membri. Sulle fondamenta degli artt. 49 e 54 TFUE e dell’art. 16 CDFUE, è oggi sancita in via generale la mobilità transfrontaliera delle società di capitali senza necessità di reincorporazione e, perciò, senza perdita della personalità giuridica. Lo studio ne individua le basi teoriche e poi affronta una serie di profili di disciplina anche di grande rilevanza pratica.
Mobilità transfrontaliera delle società e continuità soggettiva nell’Unione Europea
Boggio L
2022-01-01
Abstract
Dalla Prima Direttiva CEE del 1968, passando per le successive, i regolamenti e le decisioni Daily Mail, Centros, Überseering e altre fino a giungere a Polbud e alla Direttiva UE n. 2121/2019 su trasformazioni, fusioni e scissioni transfrontaliere, nuovi tasselli hanno via via delineato lo statuto legale delle società europee, consentendo la “ricostruzione” dell’istituto societario ad immagine del rapporto tra ordinamenti dell’Unione e degli Stati membri. Sulle fondamenta degli artt. 49 e 54 TFUE e dell’art. 16 CDFUE, è oggi sancita in via generale la mobilità transfrontaliera delle società di capitali senza necessità di reincorporazione e, perciò, senza perdita della personalità giuridica. Lo studio ne individua le basi teoriche e poi affronta una serie di profili di disciplina anche di grande rilevanza pratica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.