The urban territory, understood both as a physical space and as a symbolic and relational place, constitutes a crucial nexus in the processes of education, inclusion, and social exclusion (Catarci, 2013). The increasing privatization of public space, the phenomenon of overtourism, and housing inequalities are transforming the city into a field of tensions, redefining accessibility, belonging, and forms of community, while challenging those engaged in educational work (Cuesta Moreno, 2010). Adopting a critical, intersectional (Hill Collins, 2019) and decolonial (hooks, 1990, 2003) pedagogical perspective, this paper aims to analyze forms of urban marginalization while simultaneously proposing transformative educational practices that act upon both territories and the individuals who inhabit them (Musaio, 2021). Among these are the creation of Parish Maps – conceived as educational and political tools for the re-signification of territory – and the use of social inquiry as a methodological approach that counters the blind fatalism of social exclusion, contributing to the construction of new forms of knowledge and urban spaces as expressions of rights and new possibilities.

Il territorio urbano, inteso come spazio fisico e come luogo simbolico e relazionale, rappresenta un nodo cruciale nei processi di formazione, inclusione ed esclusione sociale (Catarci, 2013). La crescente privatizzazione dello spazio pubblico, l’overtourism e le disuguaglianze abitative trasformano la città in un campo di tensioni, ridefinendo accessibilità, appartenenze e forme di comunità, interrogando coloro che si occupano di educazione (Cuesta Moreno, 2010). Adottando un approccio pedagogico critico, intersezionale (Hill Collins, 2019) e decoloniale (hooks, 1990, 2003), dunque, il presente contributo intende analizzare le forme di marginalizzazione urbana, proponendo, al contempo, alcune pratiche educative trasformative tanto dei territori, quanto dei soggetti che li abitano (Musaio, 2021). Tra questi la creazione delle Parish Maps, come strumento educativo e politico di risignificazione territoriale, e la metodologia dell’inchiesta sociale, in contrasto al cieco fatalismo dell’esclusione sociale per la costruzione di nuovi saperi e spazi urbani come espressione di diritti e nuove possibilità.

Per una nuova grammatica urbana: traiettorie pedagogiche e dispositivi educativi

Aurora Bulgarelli
;
2025-01-01

Abstract

The urban territory, understood both as a physical space and as a symbolic and relational place, constitutes a crucial nexus in the processes of education, inclusion, and social exclusion (Catarci, 2013). The increasing privatization of public space, the phenomenon of overtourism, and housing inequalities are transforming the city into a field of tensions, redefining accessibility, belonging, and forms of community, while challenging those engaged in educational work (Cuesta Moreno, 2010). Adopting a critical, intersectional (Hill Collins, 2019) and decolonial (hooks, 1990, 2003) pedagogical perspective, this paper aims to analyze forms of urban marginalization while simultaneously proposing transformative educational practices that act upon both territories and the individuals who inhabit them (Musaio, 2021). Among these are the creation of Parish Maps – conceived as educational and political tools for the re-signification of territory – and the use of social inquiry as a methodological approach that counters the blind fatalism of social exclusion, contributing to the construction of new forms of knowledge and urban spaces as expressions of rights and new possibilities.
2025
Il territorio urbano, inteso come spazio fisico e come luogo simbolico e relazionale, rappresenta un nodo cruciale nei processi di formazione, inclusione ed esclusione sociale (Catarci, 2013). La crescente privatizzazione dello spazio pubblico, l’overtourism e le disuguaglianze abitative trasformano la città in un campo di tensioni, ridefinendo accessibilità, appartenenze e forme di comunità, interrogando coloro che si occupano di educazione (Cuesta Moreno, 2010). Adottando un approccio pedagogico critico, intersezionale (Hill Collins, 2019) e decoloniale (hooks, 1990, 2003), dunque, il presente contributo intende analizzare le forme di marginalizzazione urbana, proponendo, al contempo, alcune pratiche educative trasformative tanto dei territori, quanto dei soggetti che li abitano (Musaio, 2021). Tra questi la creazione delle Parish Maps, come strumento educativo e politico di risignificazione territoriale, e la metodologia dell’inchiesta sociale, in contrasto al cieco fatalismo dell’esclusione sociale per la costruzione di nuovi saperi e spazi urbani come espressione di diritti e nuove possibilità.
urban marginality, Parish Maps, social inquiry, intersectionality, urban pedagogy
marginalità urbana, Parish Map, inchiesta sociale, intersezionalità, pedagogia urbana
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14085/50621
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