La crescente attenzione verso le tecnologie inclusive nella scuola italiana sollecita una riflessione sulle condizioni sistemiche, formative e professionali che ne accompagnano l’adozione. L’articolo presenta i risultati di un’indagine esplorativa condotta su un campione di docenti italiani, finalizzata a indagare percezioni, pratiche e bisogni formativi connessi all’uso delle tecnologie in chiave inclusiva. La ricerca, di natura quantitativa e qualitativa, si è basata su un questionario strutturato somministrato a livello nazionale, integrato da un’analisi tematica delle risposte aperte. I dati raccolti evidenziano uno scarto tra la rilevanza attribuita alle tecnologie nei processi di personalizzazione e inclusione, e le criticità sistemiche che ne ostacolano un uso efficace: frammentazione progettuale, carenze infrastrutturali e formazione disomogenea. Emergono inoltre modelli professionali in transizione, che vedono il docente sempre più nella veste di progettista e mediatore educativo. Le implicazioni pedagogiche della ricerca richiamano la necessità di un ecosistema formativo fondato su logiche cooperative, dispositivi stabili e visioni inclusive, in linea con i principi dell’Universal Design for Learning.
Tecnologie, inclusione e agency professionale: la voce dei docenti tra bisogni formativi e criticità sistemiche
Riccardo Sebastiani
Writing – Original Draft Preparation
;Sara PellegriniWriting – Original Draft Preparation
2025-01-01
Abstract
La crescente attenzione verso le tecnologie inclusive nella scuola italiana sollecita una riflessione sulle condizioni sistemiche, formative e professionali che ne accompagnano l’adozione. L’articolo presenta i risultati di un’indagine esplorativa condotta su un campione di docenti italiani, finalizzata a indagare percezioni, pratiche e bisogni formativi connessi all’uso delle tecnologie in chiave inclusiva. La ricerca, di natura quantitativa e qualitativa, si è basata su un questionario strutturato somministrato a livello nazionale, integrato da un’analisi tematica delle risposte aperte. I dati raccolti evidenziano uno scarto tra la rilevanza attribuita alle tecnologie nei processi di personalizzazione e inclusione, e le criticità sistemiche che ne ostacolano un uso efficace: frammentazione progettuale, carenze infrastrutturali e formazione disomogenea. Emergono inoltre modelli professionali in transizione, che vedono il docente sempre più nella veste di progettista e mediatore educativo. Le implicazioni pedagogiche della ricerca richiamano la necessità di un ecosistema formativo fondato su logiche cooperative, dispositivi stabili e visioni inclusive, in linea con i principi dell’Universal Design for Learning.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


