Il contributo propone un dialogo tra le esperienze lavorative ed etnografiche di due antropologi che hanno lavorato all’interno di alcune attività di monitoraggio e presa in carico del disagio mentale tra i minori stranieri non accompagnati (MSNA). Restituiremo due casi emblematici di quello che noi abbiamo inteso essere l’uso sociale dell’antropologia. Avvalendoci di un approccio comparativo, sottolineeremo le pratiche cliniche, le definizioni di protocolli medici e procedure operative standard così come l’importanza del coinvolgimento dell’antropologo/a in questi percorsi.

Usi sociali dell’antropologia tra clinica ed etnografia. Per una comparazione critica del disagio mentale tra i Minori stranieri non accompagnati

Silvia Pitzalis
2019-01-01

Abstract

Il contributo propone un dialogo tra le esperienze lavorative ed etnografiche di due antropologi che hanno lavorato all’interno di alcune attività di monitoraggio e presa in carico del disagio mentale tra i minori stranieri non accompagnati (MSNA). Restituiremo due casi emblematici di quello che noi abbiamo inteso essere l’uso sociale dell’antropologia. Avvalendoci di un approccio comparativo, sottolineeremo le pratiche cliniche, le definizioni di protocolli medici e procedure operative standard così come l’importanza del coinvolgimento dell’antropologo/a in questi percorsi.
2019
uso sociale dell’antropologia
Tullio Seppilli
disagio mentale
MSNA
clinica transculturale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14085/44872
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