Nel reclamare la centralità di ciascun alunno nella costruzione di ambienti di apprendimento rispettosi delle differenze e delle diversità, l’educazione inclusiva è orientata a potenziare modalità didattiche di natura prevalentemente laboratoriale e collaborativa. La ricchezza valoriale dell’apprendimento cooperativo come aspetto imprescindibile della logica progettuale inclusiva, viene favorita da pregnanti esperienze educative fondate sulla partecipazione, sull’appartenenza, sull’accessibilità, sulla cura e sul benessere. In tale prospettiva, viene presentata una progettazione inclusiva, realizzata nella scuola primaria, dal titolo “I care” finalizzata all’accettazione, al riconoscimento, all’interpretazione dei bisogni speciali e non di ogni allievo, in nome della realizzazione di un’empatica e autentica relazione di reciproca cura. Dalla descrizione di tale esperienza laboratoriale scaturiscono osservazioni e riflessioni a favore del consolidamento delle dimensioni della cooperazione e della cura nella promozione dei processi educativi di cambiamento e di trasformazione, quali espressioni di scoperta e di riscoperta dei contesti scolastici, sempre più immersi nella complessità contemporanea.
Aver cura nel progettare e progettare con cura nella scuola primaria
Mirca Montanari
2025-01-01
Abstract
Nel reclamare la centralità di ciascun alunno nella costruzione di ambienti di apprendimento rispettosi delle differenze e delle diversità, l’educazione inclusiva è orientata a potenziare modalità didattiche di natura prevalentemente laboratoriale e collaborativa. La ricchezza valoriale dell’apprendimento cooperativo come aspetto imprescindibile della logica progettuale inclusiva, viene favorita da pregnanti esperienze educative fondate sulla partecipazione, sull’appartenenza, sull’accessibilità, sulla cura e sul benessere. In tale prospettiva, viene presentata una progettazione inclusiva, realizzata nella scuola primaria, dal titolo “I care” finalizzata all’accettazione, al riconoscimento, all’interpretazione dei bisogni speciali e non di ogni allievo, in nome della realizzazione di un’empatica e autentica relazione di reciproca cura. Dalla descrizione di tale esperienza laboratoriale scaturiscono osservazioni e riflessioni a favore del consolidamento delle dimensioni della cooperazione e della cura nella promozione dei processi educativi di cambiamento e di trasformazione, quali espressioni di scoperta e di riscoperta dei contesti scolastici, sempre più immersi nella complessità contemporanea.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


