Negli ultimi decenni il sistema universitario italiano è stato oggetto di numerose trasformazioni normative, che hanno avuto importanti ripercussioni sulla qualità e sulla modalità della didattica, spesso innescando veri e propri cortocircuiti educativi. Tali dinamiche derivano dalla combinazione tra la diminuzione delle risorse economiche disponibili, il costante incremento degli studenti e il permanere di strategie didattiche e valutative prevalentemente basate sulla memorizzazione e sulla riproduzione passiva di contenuti già noti. A partire da questa situazione problematica, il saggio presenta una sperimentazione concreta realizzata nell’ambito dell’insegnamento di Sociologia dell’Educazione presso l’Università di Roma Tor Vergata. Questa esperienza didattica cerca di superare il limite dell’approccio riproduttivo, introducendo la pratica della ricerca direttamente nel percorso formativo. Attraverso l'adozione di un modello di valutazione articolato - che prevede test strutturati, domande aperte e soprattutto un project work basato su attività di ricerca desk e field - gli studenti sono stati stimolati a sviluppare competenze analitiche e interpretative, partecipando attivamente alla costruzione di nuovo sapere. Nonostante le inevitabili difficoltà gestionali legate ai grandi numeri e alla poca esperienza degli studenti con la metodologia della ricerca, l’approccio proposto ha favorito un apprendimento più profondo, critico e consapevole, restituendo alla didattica universitaria una funzione realmente formativa ed euristica.
Dalla riproduzione alla produzione di sapere. L’avvicinamento alla ricerca nei processi di apprendimento
ALESSIO CECCHERELLI
2025-01-01
Abstract
Negli ultimi decenni il sistema universitario italiano è stato oggetto di numerose trasformazioni normative, che hanno avuto importanti ripercussioni sulla qualità e sulla modalità della didattica, spesso innescando veri e propri cortocircuiti educativi. Tali dinamiche derivano dalla combinazione tra la diminuzione delle risorse economiche disponibili, il costante incremento degli studenti e il permanere di strategie didattiche e valutative prevalentemente basate sulla memorizzazione e sulla riproduzione passiva di contenuti già noti. A partire da questa situazione problematica, il saggio presenta una sperimentazione concreta realizzata nell’ambito dell’insegnamento di Sociologia dell’Educazione presso l’Università di Roma Tor Vergata. Questa esperienza didattica cerca di superare il limite dell’approccio riproduttivo, introducendo la pratica della ricerca direttamente nel percorso formativo. Attraverso l'adozione di un modello di valutazione articolato - che prevede test strutturati, domande aperte e soprattutto un project work basato su attività di ricerca desk e field - gli studenti sono stati stimolati a sviluppare competenze analitiche e interpretative, partecipando attivamente alla costruzione di nuovo sapere. Nonostante le inevitabili difficoltà gestionali legate ai grandi numeri e alla poca esperienza degli studenti con la metodologia della ricerca, l’approccio proposto ha favorito un apprendimento più profondo, critico e consapevole, restituendo alla didattica universitaria una funzione realmente formativa ed euristica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


