L’articolo intende proporre una riflessione teorica in merito alle rappresentazioni della disabilità e alle potenzialità educative dei cortometraggi animati per promuovere una cultura inclusiva. Tale prospettiva viene ripresa e veicolata, in modo chiaro e formativo, dal linguaggio artistico dei corti d’animazione in grado di trasmettere in pochi minuti, grazie all’uso di un linguaggio poliedrico basato sulla sinestesia, chiari ed efficaci messaggi e concetti inclusivi anche ai più piccoli. I brevi cartoon presentati e analizzati, Cuerdas, The Present e Float, mettono in luce come i veri protagonisti siano proprio i bambini che con ingenuità, entusiasmo, spontaneità, ricchezza emotiva, resistenze, frustrazioni manifestano la ricchezza della loro speciale normalità. I cartoni, inoltre, possono rappresentare, secondo la prospettiva dell’Universal Design for Learning, il medium privilegiato non solo per proporre l’acquisizione di contenuti, ma anche per attivare processi di insegnamento-apprendimento basati sulla condivisione reciproca tra gli allievi e sull’uso mirato della tecnologia. Il confronto autentico con la diversità non rappresenta, pertanto, solo un contenuto di cui parlare ma, anche e soprattutto, una scelta pedagogica che richiede condivisione, reciprocità e responsabilità.

I cortometraggi animati quali mediatori educativi per l’inclusione: alcune riflessioni critiche

Montanari, Mirca;
2022-01-01

Abstract

L’articolo intende proporre una riflessione teorica in merito alle rappresentazioni della disabilità e alle potenzialità educative dei cortometraggi animati per promuovere una cultura inclusiva. Tale prospettiva viene ripresa e veicolata, in modo chiaro e formativo, dal linguaggio artistico dei corti d’animazione in grado di trasmettere in pochi minuti, grazie all’uso di un linguaggio poliedrico basato sulla sinestesia, chiari ed efficaci messaggi e concetti inclusivi anche ai più piccoli. I brevi cartoon presentati e analizzati, Cuerdas, The Present e Float, mettono in luce come i veri protagonisti siano proprio i bambini che con ingenuità, entusiasmo, spontaneità, ricchezza emotiva, resistenze, frustrazioni manifestano la ricchezza della loro speciale normalità. I cartoni, inoltre, possono rappresentare, secondo la prospettiva dell’Universal Design for Learning, il medium privilegiato non solo per proporre l’acquisizione di contenuti, ma anche per attivare processi di insegnamento-apprendimento basati sulla condivisione reciproca tra gli allievi e sull’uso mirato della tecnologia. Il confronto autentico con la diversità non rappresenta, pertanto, solo un contenuto di cui parlare ma, anche e soprattutto, una scelta pedagogica che richiede condivisione, reciprocità e responsabilità.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14085/37407
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