Through 2016 Reform of Port System, Italy aims to align a strategic sector to European standards and give to Italy the role of “Southern Pier” of Europe, i.e. main entry for people and goods for European Continent from South. This could permit to take advantage of the geographic advantage position compared to core ports. Aim is urgent due to 2015 doubling of Suez Canal, whose growth forecast is 93 ships each day within 2023, against the current 49 (SIDT, 2016). Through the reduction of the number of Port Authorities, and their transforma-tion in Port System Authorities, Italy aims at recovering competitive downside of Italian ports compared to Continental European ones. By rationalizing governance within the framework of Strategic Plan of Logistic and Ports, the Reform points to reconnect Port system to territory, and to facilitate an integrated land-sea planning (ESPON, 2013b), according to EU strategy for Blue Growth.Despite advantageous geographic position, Southern ports have a low competitiveness mainly due to lack of back-port infrastructures. This weakness obstructs the competitive access to European market. The recent creation of SEZ and the reorganization of port network of South Italy in seven Authorities, with an easy governance and reduced autonomy on strategic interest decisions, they are elements of a new relationship land-sea useful to relaunch Mezzogiorno competitive-ness, founded on maritime economy and Blue Growth.

Con la riforma del sistema portuale del 2016 l’Italia punta ad ade-guare agli standard europei un settore di crescente interesse stra-tegico, restituendo al Paese il ruolo di “Molo Sud” d’Europa, cioè di ingresso privilegiato per merci e persone in grado di sfruttare la po-sizione geografica di vantaggio rispetto ai porti del core. L’obiettivo è reso urgente soprattutto dal raddoppio del Canale di Suez del 2015, rispetto al quale le previsioni di crescita degli attraversamenti pro-spettano il passaggio di 93 navi al giorno entro il 2023 contro le 49 attuali (SIDT, 2016). Attraverso la riduzione del numero di Autorità Portuali e la loro trasformazione in Autorità di Sistema portuale, il provvedimento punta a recuperare lo svantaggio competitivo che i porti italiani hanno accumulato nei confronti di altri Paesi euro-pei, razionalizzando la governance nell’ambito del quadro del Piano strategico della portualità e della logistica che punta a riallacciare il sistema portuale con il territorio e ad agevolare una pianificazione integrata terra-mare (ESPON, 2013b) secondo la strategia UE di lun-go termine per la Blue Growth.In questo quadro costituiscono un caso particolare i porti del Mezzo-giorno sui quali – a fronte della posizione geografica potenzialmente vantaggiosa – permane un ritardo di competitività legato principal-mente all’assenza di adeguate infrastrutture retro-portuali, che vieta l’accesso competitivo al mercato europeo. La recente introduzione delle ZES e la riorganizzazione della rete dei porti del Sud Italia in sette Autorità, caratterizzate da una governance più snella e dalla ridotta autonomia sulle scelte di interesse strategico nazionale, sono elementi di un nuovo rapporto terra-mare in grado di fare da volano di un rilancio di competitività per il Mezzogiorno fondato sull’econo-mia marittima e sulla crescita Blu

Una “crescita blu” per il sistema dei porti del Mezzogiorno

Pigliucci M
2018-01-01

Abstract

Through 2016 Reform of Port System, Italy aims to align a strategic sector to European standards and give to Italy the role of “Southern Pier” of Europe, i.e. main entry for people and goods for European Continent from South. This could permit to take advantage of the geographic advantage position compared to core ports. Aim is urgent due to 2015 doubling of Suez Canal, whose growth forecast is 93 ships each day within 2023, against the current 49 (SIDT, 2016). Through the reduction of the number of Port Authorities, and their transforma-tion in Port System Authorities, Italy aims at recovering competitive downside of Italian ports compared to Continental European ones. By rationalizing governance within the framework of Strategic Plan of Logistic and Ports, the Reform points to reconnect Port system to territory, and to facilitate an integrated land-sea planning (ESPON, 2013b), according to EU strategy for Blue Growth.Despite advantageous geographic position, Southern ports have a low competitiveness mainly due to lack of back-port infrastructures. This weakness obstructs the competitive access to European market. The recent creation of SEZ and the reorganization of port network of South Italy in seven Authorities, with an easy governance and reduced autonomy on strategic interest decisions, they are elements of a new relationship land-sea useful to relaunch Mezzogiorno competitive-ness, founded on maritime economy and Blue Growth.
2018
Con la riforma del sistema portuale del 2016 l’Italia punta ad ade-guare agli standard europei un settore di crescente interesse stra-tegico, restituendo al Paese il ruolo di “Molo Sud” d’Europa, cioè di ingresso privilegiato per merci e persone in grado di sfruttare la po-sizione geografica di vantaggio rispetto ai porti del core. L’obiettivo è reso urgente soprattutto dal raddoppio del Canale di Suez del 2015, rispetto al quale le previsioni di crescita degli attraversamenti pro-spettano il passaggio di 93 navi al giorno entro il 2023 contro le 49 attuali (SIDT, 2016). Attraverso la riduzione del numero di Autorità Portuali e la loro trasformazione in Autorità di Sistema portuale, il provvedimento punta a recuperare lo svantaggio competitivo che i porti italiani hanno accumulato nei confronti di altri Paesi euro-pei, razionalizzando la governance nell’ambito del quadro del Piano strategico della portualità e della logistica che punta a riallacciare il sistema portuale con il territorio e ad agevolare una pianificazione integrata terra-mare (ESPON, 2013b) secondo la strategia UE di lun-go termine per la Blue Growth.In questo quadro costituiscono un caso particolare i porti del Mezzo-giorno sui quali – a fronte della posizione geografica potenzialmente vantaggiosa – permane un ritardo di competitività legato principal-mente all’assenza di adeguate infrastrutture retro-portuali, che vieta l’accesso competitivo al mercato europeo. La recente introduzione delle ZES e la riorganizzazione della rete dei porti del Sud Italia in sette Autorità, caratterizzate da una governance più snella e dalla ridotta autonomia sulle scelte di interesse strategico nazionale, sono elementi di un nuovo rapporto terra-mare in grado di fare da volano di un rilancio di competitività per il Mezzogiorno fondato sull’econo-mia marittima e sulla crescita Blu
Crescita blu
Mezzogiorno
Mediterraneo
Sistema portuale
ZES
Blue growth
Mezzogiorno
Mediterranean
Port system
SEZ
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14085/3721
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