L’analisi dei complessi, e a volte multiproblematici, ambiti scolastici attualmente abitati dall’eterogeneità delle differenze, richiama la necessità, sempre più stringente, di individuare, di interpretare e di comprendere la vasta gamma di bisogni speciali e non, che caratterizzano tutti i gruppi-classe. L’orizzonte inclusivo di Andrea Canevaro abbraccia un’idea di scuola che accoglie con interesse e cura i “bisogni educativi speciali” e lo fa mediante strategie educativo-didattiche personalizzate rivolte alla pluralità dei funzionamenti umani, in modo da far sentire “capace” ogni alunno, indipendentemente dal suo livello di vulnerabilità. Le prassi scolastiche orientate alla valorizzazione di tutti e di ciascuno, debbono necessariamente essere focalizzate sui principi dell’educazione attiva e operosa in grado di realizzare una comunità inclusiva e democratica a garanzia della partecipazione, dell’accessibilità quali espressioni di una cittadinanza realmente sostenibile. Alla realizzazione di tale obiettivo contribuisce l’incremento delle politiche scolastiche inclusive all’interno delle quali la formazione dei docenti, curricolari e specializzati, si potenzia nella direzione dell’adozione di un sostegno evolutivo diffuso da parte della rete sociale, di cui l’istituzione scolastica rappresenta il punto di riferimento essenziale. Nel riconoscere la fondamentale importanza della costruzione del Progetto di Vita, i protagonisti dell’inclusione (alunni, docenti, educatori, dirigenti, famiglie, enti locali, associazioni, ecc…) orientano il proprio sguardo verso la rigenerazione, l’agentività e l’autodeterminazione della persona, sia con bisogni speciali sia non, secondo una prospettiva di contrasto alle logiche etichettanti e riduttivistiche che corrono il rischio di essere adottate troppo frequentemente.
I bisogni speciali nella complessità dei contesti scolastici. La voce di Andrea Canevaro
Montanari, Mirca
2022-01-01
Abstract
L’analisi dei complessi, e a volte multiproblematici, ambiti scolastici attualmente abitati dall’eterogeneità delle differenze, richiama la necessità, sempre più stringente, di individuare, di interpretare e di comprendere la vasta gamma di bisogni speciali e non, che caratterizzano tutti i gruppi-classe. L’orizzonte inclusivo di Andrea Canevaro abbraccia un’idea di scuola che accoglie con interesse e cura i “bisogni educativi speciali” e lo fa mediante strategie educativo-didattiche personalizzate rivolte alla pluralità dei funzionamenti umani, in modo da far sentire “capace” ogni alunno, indipendentemente dal suo livello di vulnerabilità. Le prassi scolastiche orientate alla valorizzazione di tutti e di ciascuno, debbono necessariamente essere focalizzate sui principi dell’educazione attiva e operosa in grado di realizzare una comunità inclusiva e democratica a garanzia della partecipazione, dell’accessibilità quali espressioni di una cittadinanza realmente sostenibile. Alla realizzazione di tale obiettivo contribuisce l’incremento delle politiche scolastiche inclusive all’interno delle quali la formazione dei docenti, curricolari e specializzati, si potenzia nella direzione dell’adozione di un sostegno evolutivo diffuso da parte della rete sociale, di cui l’istituzione scolastica rappresenta il punto di riferimento essenziale. Nel riconoscere la fondamentale importanza della costruzione del Progetto di Vita, i protagonisti dell’inclusione (alunni, docenti, educatori, dirigenti, famiglie, enti locali, associazioni, ecc…) orientano il proprio sguardo verso la rigenerazione, l’agentività e l’autodeterminazione della persona, sia con bisogni speciali sia non, secondo una prospettiva di contrasto alle logiche etichettanti e riduttivistiche che corrono il rischio di essere adottate troppo frequentemente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


