L'articolo esamina le dimensioni della qualità nell'educazione e assistenza all'infanzia (ECEC), criticando l'approccio neoliberista che riduce la qualità a metriche standardizzate proponendo, invece, un modello olistico e inclusivo. L'articolo sottolinea l'importanza di considerare la qualità come un processo dinamico, influenzato da valori culturali e sociali, e di coinvolgere attivamente tutti gli stakeholder, inclusi bambini, famiglie ed educatori, nel processo di valutazione. Le principali scoperte sottolineano la necessità di strumenti che riflettano accuratamente le diverse realtà educative, l'importanza di un approccio partecipativo e inclusivo e la promozione di un dialogo continuo basato su evidenze empiriche. L'articolo critica l'uso di metriche standardizzate per valutare la qualità e suggerisce l'adozione di metodologie che valorizzino le dimensioni qualitative e basate sui valori dell'educazione. Le future direzioni della ricerca devono concentrarsi sullo sviluppo di strumenti di valutazione culturalmente sensibili e sull'esplorazione di nuovi approcci partecipativi che tengano conto dell’aspetto qualitativo. È fondamentale promuovere un sistema educativo inclusivo, equo e trasformativo, che riconosca e valorizzi le diversità culturali e le esperienze individuali dei bambini. Un impegno verso l'innovazione continua e la collaborazione tra tutti gli stakeholder è essenziale per sviluppare politiche educative che promuovano il benessere e lo sviluppo di ogni bambino.
Riflessioni avanzate sulla qualità nell'educazione e nella cura della prima infanzia: approcci e implicazioni
sebastiani riccardo
2025-01-01
Abstract
L'articolo esamina le dimensioni della qualità nell'educazione e assistenza all'infanzia (ECEC), criticando l'approccio neoliberista che riduce la qualità a metriche standardizzate proponendo, invece, un modello olistico e inclusivo. L'articolo sottolinea l'importanza di considerare la qualità come un processo dinamico, influenzato da valori culturali e sociali, e di coinvolgere attivamente tutti gli stakeholder, inclusi bambini, famiglie ed educatori, nel processo di valutazione. Le principali scoperte sottolineano la necessità di strumenti che riflettano accuratamente le diverse realtà educative, l'importanza di un approccio partecipativo e inclusivo e la promozione di un dialogo continuo basato su evidenze empiriche. L'articolo critica l'uso di metriche standardizzate per valutare la qualità e suggerisce l'adozione di metodologie che valorizzino le dimensioni qualitative e basate sui valori dell'educazione. Le future direzioni della ricerca devono concentrarsi sullo sviluppo di strumenti di valutazione culturalmente sensibili e sull'esplorazione di nuovi approcci partecipativi che tengano conto dell’aspetto qualitativo. È fondamentale promuovere un sistema educativo inclusivo, equo e trasformativo, che riconosca e valorizzi le diversità culturali e le esperienze individuali dei bambini. Un impegno verso l'innovazione continua e la collaborazione tra tutti gli stakeholder è essenziale per sviluppare politiche educative che promuovano il benessere e lo sviluppo di ogni bambino.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.