La paura ha dominato l’orizzonte di ogni emozione umana, da sempre. In queste pagine si ripercorre questa storia da Hobbes a oggi, tra moto dell’anima e controllo politico, disegnando un inaspettato ritratto del «buon uso della paura». Perché non bisogna provare vergogna per l’aver paura: bisogna però averne rispetto, perché solo conoscendo ciò che ci incute timore possiamo comprendere le nostre inquietudini. Se deleghiamo la nostra paura ad altri in cambio dell’illusione di una sicurezza senza limiti, non faremo che rinunciare alla nostra libertà – fra le altre anche a quella di avere paura – in favore di una nuova paura, il terrore.

Il calcolo della paura

Filoni M
2021-01-01

Abstract

La paura ha dominato l’orizzonte di ogni emozione umana, da sempre. In queste pagine si ripercorre questa storia da Hobbes a oggi, tra moto dell’anima e controllo politico, disegnando un inaspettato ritratto del «buon uso della paura». Perché non bisogna provare vergogna per l’aver paura: bisogna però averne rispetto, perché solo conoscendo ciò che ci incute timore possiamo comprendere le nostre inquietudini. Se deleghiamo la nostra paura ad altri in cambio dell’illusione di una sicurezza senza limiti, non faremo che rinunciare alla nostra libertà – fra le altre anche a quella di avere paura – in favore di una nuova paura, il terrore.
2021
9788858436424
Paura; Terrore; Canetti; Hobbes; Filosofia politica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14085/2883
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