Oggi, il mondo da leggere in cui i bambini sono immersi sin dalla nascita è composto da libri stampati e da narrazioni su dispositivi digitali: le più recenti formule testuali digitali sono state progettate combinando musiche, suoni, disegni animati per richiamare il lettore all’interno della storia e per far sì che egli interagisca con i personaggi e negli ambienti. L’interazione con testi così diversi rispetto al libro stampato suscita molti interrogativi, porta a ridiscutere il concetto stesso di lettura e di lettore, di cosa fare e di come farlo, specialmente con riguardo ai primissimi step di avvicinamento a questo mondo. E poi, ripropone il bisogno di comprendere cosa possa significare sostenere una visione di democrazia della lettura, oggi. A partire dal bisogno di narrazioni dei bambini, il presente contributo miraa indagare, secondo le prospettive psicopedagogiche e neuroscientifiche più recenti, l’opportuna gradualità che necessariamente deve guidare le proposte in digitale rivolte ai più piccoli. Riavvolgendo poi il fil rouge della democrazia culturale, che ha spinto pionieri della rete come Michael Hart a perseguire l’etica della condivisione, il contributo avanza ipotesi sul modo in cui il digitale possa attualmente corrispondere al bisogno di varietà e di pluralità testuale, quali cardini fondamentali per la formazione di un buon lettore.

Crescere lettori nell’attuale “mondo da leggere”: fra riflessioni pedagogiche e intenti democratici

Stefania Carioli
2021-01-01

Abstract

Oggi, il mondo da leggere in cui i bambini sono immersi sin dalla nascita è composto da libri stampati e da narrazioni su dispositivi digitali: le più recenti formule testuali digitali sono state progettate combinando musiche, suoni, disegni animati per richiamare il lettore all’interno della storia e per far sì che egli interagisca con i personaggi e negli ambienti. L’interazione con testi così diversi rispetto al libro stampato suscita molti interrogativi, porta a ridiscutere il concetto stesso di lettura e di lettore, di cosa fare e di come farlo, specialmente con riguardo ai primissimi step di avvicinamento a questo mondo. E poi, ripropone il bisogno di comprendere cosa possa significare sostenere una visione di democrazia della lettura, oggi. A partire dal bisogno di narrazioni dei bambini, il presente contributo miraa indagare, secondo le prospettive psicopedagogiche e neuroscientifiche più recenti, l’opportuna gradualità che necessariamente deve guidare le proposte in digitale rivolte ai più piccoli. Riavvolgendo poi il fil rouge della democrazia culturale, che ha spinto pionieri della rete come Michael Hart a perseguire l’etica della condivisione, il contributo avanza ipotesi sul modo in cui il digitale possa attualmente corrispondere al bisogno di varietà e di pluralità testuale, quali cardini fondamentali per la formazione di un buon lettore.
2021
978-88-31925-73-0
Lettura
democrazia
tecnologia digitale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14085/24783
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