Nell’ultimo decennio è cresciuto notevolmente l’interesse accademico nei confronti dei genitori e del loro coinvolgimento nello sport giovanile, soprattutto nel tennis, fornendo spunti interessanti sui fattori di stress, sulle esperienze e sui comportamenti positivi e negativi associati alla genitorialità. Nel tentativo di affrontare questa tematica e di ottenere una comprensione maggiore di come il loro coinvolgimento possa essere ottimizzato, abbiamo richiesto ai genitori di completare un profilo di prestazione, avendo a disposizione massimo 10 spazi, per identificare e descrivere le caratteristiche del genitore perfetto. Infine, dovevano autovalutarsi, dandosi un voto da 1 a 10 su ogni abilità scritta. A livello d’importanza, l’abilità maggiormente riscontrata e quindi ritenuta fondamentale dal genitore è quella di supportare (143) e sostenere il proprio figlio, soprattutto attraverso la pazienza e la comprensione nei momenti di difficoltà. Viceversa, le caratteristiche meno presenti e di conseguenza ritenute meno importanti sono la capacità di rimanere distanti dal campo (12), non intromettendosi e lasciando autonomia al ragazzo, e i feedback negativi (9), quali durezza e critiche, che sempre meno genitori utilizzano nel rapporto con i propri figli. Per quel che riguarda invece la media dei voti, i genitori si sentono maggiormente disponibili (8,76) e in grado di far divertire i propri figli (8,62), rispetto al dare feedback negativi (7,07) e al gestire le proprie emozioni (7,26), come se avvertissero la necessità di essere più abili nel gestire i propri vissuti e di comunicarli efficacemente. Concludendo, quindi, la ricerca mette in evidenza la necessità di creare programmi educativi strutturati che affrontino le esigenze dei genitori di tennis su più livelli: sociale, organizzativo, evolutivo e intra-interpersonale.
LE CARATTERISTICHE DEL GENITORE “PERFETTO”. Studio nel tennis e strumenti d'intervento
De Gregorio E
2020-01-01
Abstract
Nell’ultimo decennio è cresciuto notevolmente l’interesse accademico nei confronti dei genitori e del loro coinvolgimento nello sport giovanile, soprattutto nel tennis, fornendo spunti interessanti sui fattori di stress, sulle esperienze e sui comportamenti positivi e negativi associati alla genitorialità. Nel tentativo di affrontare questa tematica e di ottenere una comprensione maggiore di come il loro coinvolgimento possa essere ottimizzato, abbiamo richiesto ai genitori di completare un profilo di prestazione, avendo a disposizione massimo 10 spazi, per identificare e descrivere le caratteristiche del genitore perfetto. Infine, dovevano autovalutarsi, dandosi un voto da 1 a 10 su ogni abilità scritta. A livello d’importanza, l’abilità maggiormente riscontrata e quindi ritenuta fondamentale dal genitore è quella di supportare (143) e sostenere il proprio figlio, soprattutto attraverso la pazienza e la comprensione nei momenti di difficoltà. Viceversa, le caratteristiche meno presenti e di conseguenza ritenute meno importanti sono la capacità di rimanere distanti dal campo (12), non intromettendosi e lasciando autonomia al ragazzo, e i feedback negativi (9), quali durezza e critiche, che sempre meno genitori utilizzano nel rapporto con i propri figli. Per quel che riguarda invece la media dei voti, i genitori si sentono maggiormente disponibili (8,76) e in grado di far divertire i propri figli (8,62), rispetto al dare feedback negativi (7,07) e al gestire le proprie emozioni (7,26), come se avvertissero la necessità di essere più abili nel gestire i propri vissuti e di comunicarli efficacemente. Concludendo, quindi, la ricerca mette in evidenza la necessità di creare programmi educativi strutturati che affrontino le esigenze dei genitori di tennis su più livelli: sociale, organizzativo, evolutivo e intra-interpersonale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.