A meno di un decennio di distanza da “Lost” (2004-2010) e in piena epoca trumpiana, lo showrunner Damon Lindelof adatta per HBO “Watchmen” (2019), l’ucronia a fumetti realizzata sul finire degli Ottanta da Alan Moore e Dave Gibbons. A partire dai personaggi minori dell'universo narrativo della DC Comics, “Watchmen” di Lidelof riscrive la storia degli USA mettendo al centro le tensioni che attraversano il presente e non solo. Le vicende, che vedono come protagonista l’ex detective Angela Abar alias Sister Night, interpretata da Regina King, ripercorrono la storia del Paese e allo stesso tempo prefigurano quel sentimento collettivo di ingiustizia e invisibilità all’origine dei movimenti per i diritti civili più recenti come Black Lives Matter. Il saggio analizza i nove episodi della miniserie attraverso tre principali linee di indagine. In primo luogo l’odio e la violenza razziale come matrice fondativa sia dei conflitti che di una presunta quanto labile stabilità sociale. In secondo luogo, sono oggetto di analisi le questioni legate al genere e in particolare la forza trasformativa e rigeneratrice che la serie tv attribuisce al femminile. Infine il ruolo dei supereroi nell’immaginario culturale, con un'attenzione alla rappresentazione dei loro corpi e soprattutto all’uso della maschera in quanto sistema segnico che nasconde l’identità e ridefinisce il rapporto tra il singolo e la massa.
Riscrivere le proprie storie. Il viaggio di Sister Night in Watchmen
Coviello M
2021-01-01
Abstract
A meno di un decennio di distanza da “Lost” (2004-2010) e in piena epoca trumpiana, lo showrunner Damon Lindelof adatta per HBO “Watchmen” (2019), l’ucronia a fumetti realizzata sul finire degli Ottanta da Alan Moore e Dave Gibbons. A partire dai personaggi minori dell'universo narrativo della DC Comics, “Watchmen” di Lidelof riscrive la storia degli USA mettendo al centro le tensioni che attraversano il presente e non solo. Le vicende, che vedono come protagonista l’ex detective Angela Abar alias Sister Night, interpretata da Regina King, ripercorrono la storia del Paese e allo stesso tempo prefigurano quel sentimento collettivo di ingiustizia e invisibilità all’origine dei movimenti per i diritti civili più recenti come Black Lives Matter. Il saggio analizza i nove episodi della miniserie attraverso tre principali linee di indagine. In primo luogo l’odio e la violenza razziale come matrice fondativa sia dei conflitti che di una presunta quanto labile stabilità sociale. In secondo luogo, sono oggetto di analisi le questioni legate al genere e in particolare la forza trasformativa e rigeneratrice che la serie tv attribuisce al femminile. Infine il ruolo dei supereroi nell’immaginario culturale, con un'attenzione alla rappresentazione dei loro corpi e soprattutto all’uso della maschera in quanto sistema segnico che nasconde l’identità e ridefinisce il rapporto tra il singolo e la massa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.