Il presente lavoro ha come obiettivo principale quello di proporre una revisione degli attuali questionari con l’obiettivo di farli diventare strumenti di lavoro utili ed efficaci per gli intermediari e, allo stesso tempo, strumenti di tutela reale per i risparmiatori. In particolare, nel rispetto della normativa, si desidera proporre una struttura di questionario che permetta di derivare il profilo di rischio dei risparmiatori, considerando anche gli aspetti comportamentali che influiscono sulle loro scelte di investimento. Il valore aggiunto di questo progetto sta nel voler suggerire il percorso da intraprendere per trasferire ai questionari gli avanzamenti registrati dalla recente letteratura economica sia in ambito sperimentale circa le scelte individuali in condizioni di incertezza sia in ambito finanziario circa gli effetti sulle scelte di investimento delle distorsioni di natura comportamentale. In questo senso, il contributo è prevalentemente metodologico, essendo ovvio che la stesura di un questionario vero e proprio deve necessariamente dipendere dalle esigenze strategiche degli intermediari interessati, dalla tipologia della loro clientela e, naturalmente, dal loro mercato di riferimento. Il lavoro propone sostanzialmente di partire dal concetto economico di avversione al rischio per arrivare, attraverso una serie di aggiustamenti, basati sui risultati ottenuti dalla recente letteratura economica e finanziaria, alla definizione di tolleranza al rischio e alla classificazione degli investitori. La procedura descritta presenta una serie di questioni aperte che nel corso dello studio sono messe in evidenza e la cui soluzione pratica è rimandata al momento di un’eventuale implementazione.

Una proposta di revisione dei questionari per la profilatura della clientela

CERVELLATI, Enrico Maria;
2013-01-01

Abstract

Il presente lavoro ha come obiettivo principale quello di proporre una revisione degli attuali questionari con l’obiettivo di farli diventare strumenti di lavoro utili ed efficaci per gli intermediari e, allo stesso tempo, strumenti di tutela reale per i risparmiatori. In particolare, nel rispetto della normativa, si desidera proporre una struttura di questionario che permetta di derivare il profilo di rischio dei risparmiatori, considerando anche gli aspetti comportamentali che influiscono sulle loro scelte di investimento. Il valore aggiunto di questo progetto sta nel voler suggerire il percorso da intraprendere per trasferire ai questionari gli avanzamenti registrati dalla recente letteratura economica sia in ambito sperimentale circa le scelte individuali in condizioni di incertezza sia in ambito finanziario circa gli effetti sulle scelte di investimento delle distorsioni di natura comportamentale. In questo senso, il contributo è prevalentemente metodologico, essendo ovvio che la stesura di un questionario vero e proprio deve necessariamente dipendere dalle esigenze strategiche degli intermediari interessati, dalla tipologia della loro clientela e, naturalmente, dal loro mercato di riferimento. Il lavoro propone sostanzialmente di partire dal concetto economico di avversione al rischio per arrivare, attraverso una serie di aggiustamenti, basati sui risultati ottenuti dalla recente letteratura economica e finanziaria, alla definizione di tolleranza al rischio e alla classificazione degli investitori. La procedura descritta presenta una serie di questioni aperte che nel corso dello studio sono messe in evidenza e la cui soluzione pratica è rimandata al momento di un’eventuale implementazione.
2013
QUESTIONARI PROFILATURA RISCHIO
FINANZA COMPORTAMENTALE
direttiva Mifid
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14085/2305
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