Si offre per la prima volta l’edizione critica e commentata della produzione poetica in volgare di Baldassarre Castiglione e Cesare Gonzaga. La scelta di presentare insieme i due autori, uniti da un legame parentale e di affetti irrobustito dalle concordi scelte di vita, politiche e letterarie, è dettata dalla persuasione che simile più ampio mosaico consenta una maggiore intelligibilità delle singole tessere. La sezione conclusiva con Appendici, Tavole e Indici mira ad offrire chiavi di accesso differenziate ad un lavoro che fornisce stimoli e strumenti per una più approfondita conoscenza dell’evoluzione lirica italiana tra Quattro e Cinquecento. Universalmente noto come autore del Cortegiano, Baldassarre Castiglione (1478-1529) vanta una produzione letteraria “minore”, in latino e volgare, parca nelle dimensioni ma squisita nella qualità. Alla lirica di matrice petrarchesca, calata in un contesto eminentemente sociale e di relazione, egli si applicò soprattutto negli anni trascorsi alla corte di Urbino insieme a Pietro Bembo, e in questo ebbe sodale più prossimo il cugino e amico Cesare Gonzaga (1475ca.-1512), che con lui compose una breve raccolta di versi e l’egloga Tirsi, entrambe dedicate alla duchessa Elisabetta Gonzaga. Introdotte da un’ampia ricognizione documentaria che ne ricostruisce storia della tradizione e fortuna, le prove poetiche volgari dei due mantovani sono qui presentate in edizione critica e commentata, entro un quadro d’insieme che offre nuovi dati utili ad una più perspicua intelligenza della formazione di Castiglione scrittore, e del successivo sviluppo del petrarchismo cinquecentesco.

Baldassarre Castiglione, Cesare Gonzaga, Rime e Tirsi

VAGNI G
2015-01-01

Abstract

Si offre per la prima volta l’edizione critica e commentata della produzione poetica in volgare di Baldassarre Castiglione e Cesare Gonzaga. La scelta di presentare insieme i due autori, uniti da un legame parentale e di affetti irrobustito dalle concordi scelte di vita, politiche e letterarie, è dettata dalla persuasione che simile più ampio mosaico consenta una maggiore intelligibilità delle singole tessere. La sezione conclusiva con Appendici, Tavole e Indici mira ad offrire chiavi di accesso differenziate ad un lavoro che fornisce stimoli e strumenti per una più approfondita conoscenza dell’evoluzione lirica italiana tra Quattro e Cinquecento. Universalmente noto come autore del Cortegiano, Baldassarre Castiglione (1478-1529) vanta una produzione letteraria “minore”, in latino e volgare, parca nelle dimensioni ma squisita nella qualità. Alla lirica di matrice petrarchesca, calata in un contesto eminentemente sociale e di relazione, egli si applicò soprattutto negli anni trascorsi alla corte di Urbino insieme a Pietro Bembo, e in questo ebbe sodale più prossimo il cugino e amico Cesare Gonzaga (1475ca.-1512), che con lui compose una breve raccolta di versi e l’egloga Tirsi, entrambe dedicate alla duchessa Elisabetta Gonzaga. Introdotte da un’ampia ricognizione documentaria che ne ricostruisce storia della tradizione e fortuna, le prove poetiche volgari dei due mantovani sono qui presentate in edizione critica e commentata, entro un quadro d’insieme che offre nuovi dati utili ad una più perspicua intelligenza della formazione di Castiglione scrittore, e del successivo sviluppo del petrarchismo cinquecentesco.
2015
978-88-6680-136-8
Baldassarre Castiglione; famiglia Gonzaga; Rinascimento italiano; poesia lirica; poesia pastorale; Pietro Bembo; filologia italiana
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14085/21345
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