Il presente articolo si propone di interpretare i cambiamenti introdotti dalla riforma dell’apprendistato, nel passaggio dalla L. 25/55 alla L. 196/97, portando alla luce il mutamento di prospettiva che ha orientato l’intervento di policy nel passaggio dal fordismo al post-fordismo. L’articolo si distingue in due parti. Nella prima parte si presentano quattro distinti modelli interpretativi che in fasi differenti hanno ispirato il modo di concepire le politiche formative e occupazionali in funzione del modificarsi del contesto socio-economico di riferimento. Lo scopo è quello di illustrare come siano cambiati, e perché, i principi teorici che hanno ispirato la recente riforma al fine di delineare la complessità dei nuovi scenari. La seconda parte si sofferma sulla valenza formativa di tale istituto prendendo in considerazione dapprima la questione della qualità della formazione, anche in riferimento all’istituzione della figura del tutor, e poi alcune criticità e problemi aperti che gravano sulla corretta attuazione della legge. Per fare ciò si è scelto di ricorrere ad un approccio narrativo (Czarniawsca, 2000) al fine di dar voce ai destinatari diretti dell’intervento.

L'apprendistato come politica formativa

Capogna S
2005-01-01

Abstract

Il presente articolo si propone di interpretare i cambiamenti introdotti dalla riforma dell’apprendistato, nel passaggio dalla L. 25/55 alla L. 196/97, portando alla luce il mutamento di prospettiva che ha orientato l’intervento di policy nel passaggio dal fordismo al post-fordismo. L’articolo si distingue in due parti. Nella prima parte si presentano quattro distinti modelli interpretativi che in fasi differenti hanno ispirato il modo di concepire le politiche formative e occupazionali in funzione del modificarsi del contesto socio-economico di riferimento. Lo scopo è quello di illustrare come siano cambiati, e perché, i principi teorici che hanno ispirato la recente riforma al fine di delineare la complessità dei nuovi scenari. La seconda parte si sofferma sulla valenza formativa di tale istituto prendendo in considerazione dapprima la questione della qualità della formazione, anche in riferimento all’istituzione della figura del tutor, e poi alcune criticità e problemi aperti che gravano sulla corretta attuazione della legge. Per fare ciò si è scelto di ricorrere ad un approccio narrativo (Czarniawsca, 2000) al fine di dar voce ai destinatari diretti dell’intervento.
2005
apprendistato, sistema duale, formazione, sistema formativo integrato, politiche del lavoro,
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14085/2106
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