Il decreto milanese e` un esempio lampante della complessita` delle situazioni di crisi aziendale e delle difficolta` per uscirne. La pronuncia affronta una serie di temi e giunge all’apertura della procedura di concordato preventivo di una societa` oggetto di un Leveraged Buy-Out e poi di due domande di (pre)concordato preventivo. I giudici ammettono la debitrice al concordato, senza prendere una chiara posizione sull’operazione di Leveraged Buy-Out e sull’incidenza di quello nell’avveramento della crisi, rimettendo sostanzialmente ogni valutazione ad un momento successivo e, con cio` , favorendo un approccio orientato all’inte- resse economico dei creditori. Il commento si sofferma criticamente sulle implicazioni della soluzione accolta per la protezione concreta dei creditori e sui margini di discrezionalita` concessi al debitore nella programmazione dell’uscita dalla situazione di crisi attraverso la continuazione dell’attivita` , riflettendo anche sull’abuso di preconcordato e sugli elementi di valutazione del possibile ricavo della futura liquidazione dei beni e dei diritti sui quali insistano privilegi destinati alla falcidia nell’ambito di un concordato ‘‘in continuita` ’’ ai sensi dell’art. 186 bis L. Fall.

Nova pecunia non olet? Della nuova finanza a ‘‘tacitazione'' degli errori passati nel con- cordato ‘‘in continuita` ''

Boggio L
2017-01-01

Abstract

Il decreto milanese e` un esempio lampante della complessita` delle situazioni di crisi aziendale e delle difficolta` per uscirne. La pronuncia affronta una serie di temi e giunge all’apertura della procedura di concordato preventivo di una societa` oggetto di un Leveraged Buy-Out e poi di due domande di (pre)concordato preventivo. I giudici ammettono la debitrice al concordato, senza prendere una chiara posizione sull’operazione di Leveraged Buy-Out e sull’incidenza di quello nell’avveramento della crisi, rimettendo sostanzialmente ogni valutazione ad un momento successivo e, con cio` , favorendo un approccio orientato all’inte- resse economico dei creditori. Il commento si sofferma criticamente sulle implicazioni della soluzione accolta per la protezione concreta dei creditori e sui margini di discrezionalita` concessi al debitore nella programmazione dell’uscita dalla situazione di crisi attraverso la continuazione dell’attivita` , riflettendo anche sull’abuso di preconcordato e sugli elementi di valutazione del possibile ricavo della futura liquidazione dei beni e dei diritti sui quali insistano privilegi destinati alla falcidia nell’ambito di un concordato ‘‘in continuita` ’’ ai sensi dell’art. 186 bis L. Fall.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14085/1952
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