La disciplina della responsabilita` oggettiva verso i consumatori europei per prodotti difettosi risale ormai alla meta` degli anni ‘80 del Novecento e, soltanto nel 1999, ha subito un limitato intervento di riforma relativamente all’estensione dell’ambito di applicazione. Per il resto l’impianto attuale, incentrato sulla produzione e l’immissione in commercio nel territorio dell’Unione Europea di beni materiali, coincide con quello originario. La dematerializzazione dei beni e la nascita di nuovi beni, soprattutto digitali, pone pero` una sfida che il diritto europeo sara` chiamato a cogliere anche sul piano della responsabilita` dei fornitori. La sentenza in commento non potra` essere di certo annoverata in futuro tra le decisioni innovative, perche ́ si pone nel solco della tradizionale distinzione tra beni e servizi senza cogliere nessuno degli spunti evolutivi proposti dall’Avvocato Generale Hogan. Nel commento si evidenziano le criticita` della regolamentazione dinanzi alla prossimita` – sconfinante nella neutralita` – per il consumatore dell’uso di un bene immateriale rispetto al ricevimento di un servizio e si cerca di offrire qualche indicazione in ordine all’evoluzione in corso nel diritto dell’Unione Europea con particolare riferimento al mercato digitale.
Un confine sempre piu` labile tra prodotto e servizio nella societa` dell'informazione
Boggio L
2022-01-01
Abstract
La disciplina della responsabilita` oggettiva verso i consumatori europei per prodotti difettosi risale ormai alla meta` degli anni ‘80 del Novecento e, soltanto nel 1999, ha subito un limitato intervento di riforma relativamente all’estensione dell’ambito di applicazione. Per il resto l’impianto attuale, incentrato sulla produzione e l’immissione in commercio nel territorio dell’Unione Europea di beni materiali, coincide con quello originario. La dematerializzazione dei beni e la nascita di nuovi beni, soprattutto digitali, pone pero` una sfida che il diritto europeo sara` chiamato a cogliere anche sul piano della responsabilita` dei fornitori. La sentenza in commento non potra` essere di certo annoverata in futuro tra le decisioni innovative, perche ́ si pone nel solco della tradizionale distinzione tra beni e servizi senza cogliere nessuno degli spunti evolutivi proposti dall’Avvocato Generale Hogan. Nel commento si evidenziano le criticita` della regolamentazione dinanzi alla prossimita` – sconfinante nella neutralita` – per il consumatore dell’uso di un bene immateriale rispetto al ricevimento di un servizio e si cerca di offrire qualche indicazione in ordine all’evoluzione in corso nel diritto dell’Unione Europea con particolare riferimento al mercato digitale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.