Le Decentralized Autonomous Organization (DAO) sono organizzazioni native di internet e più in particolare della blockchain, decentralizzate e gestite collettivamente dai relativi membri tramite smart contract; esse rappresentano un nuovo modello organizzativo che può cambiare radicalmente il modo in cui le organizzazioni operano nel mercato e nella società più in generale. Grazie alle caratteristiche derivanti dall’infrastruttura tecnologica che le ospita – e, appunto, dalla tecnologia blockchain sulla cui piattaforma esse vengono create – le DAO possono operare senza la necessità di un'autorità centrale o intermedia, affidando la gestione delle decisioni e delle risorse a meccanismi di raccolta di consenso tra i membri, generalmente basati su governance token, che garantiscono diritti decisionali all'interno dell'organizzazione e in assenza di un organo gestorio. Nella prospettiva comparatistica, l’apparente incompatibilità di una simile fattispecie con i principi e le norme tecniche del diritto (commerciale) domestico non consente di trascurarne l’indagine, considerata la diffusione transnazionale degli operatori di mercato e di principi e regole commerciali sostanzialmente uniformi, nel quadro di una circolazione ormai inarrestabile di modelli organizzativi (anche societari) semplificati e sempre più infiltrati dalla tecnologia. Anzi, una volta raccolto il dato dall’indagine sugli ordinamenti di avanguardia (Stati Uniti e non solo), è bene proiettare l’analisi in una prospettiva globale, perché globale è lo spazio in cui gli operatori – tanto più se tech-based – agiscono e globale è il carattere del mercato, ormai in tutti i settori. L’osservazione di un fenomeno evolutivo come quello oggetto del presente studio – le DAO, appunto – non può quindi che partire dal suo inquadramento tecnico e funzionale, per poi osservare l’atteggiamento degli ordinamenti di avanguardia – certamente destinato a circolare ed evolversi ulteriormente, sulla spinta della regulatory competition – e tentare di comprendere se vi sia in effetti un trend regolatorio (magari verso la creazione di una nuova forma associativa o finanche societaria) ovvero si tratti di tentativi estemporanei di afferrare l’avanzamento tecnologico tra le maglie di una legislazione.
Le Decentralized Autonomous Organization. Uno studio di diritto comparato.
Ferruccio Maria Sbarbaro
2024-01-01
Abstract
Le Decentralized Autonomous Organization (DAO) sono organizzazioni native di internet e più in particolare della blockchain, decentralizzate e gestite collettivamente dai relativi membri tramite smart contract; esse rappresentano un nuovo modello organizzativo che può cambiare radicalmente il modo in cui le organizzazioni operano nel mercato e nella società più in generale. Grazie alle caratteristiche derivanti dall’infrastruttura tecnologica che le ospita – e, appunto, dalla tecnologia blockchain sulla cui piattaforma esse vengono create – le DAO possono operare senza la necessità di un'autorità centrale o intermedia, affidando la gestione delle decisioni e delle risorse a meccanismi di raccolta di consenso tra i membri, generalmente basati su governance token, che garantiscono diritti decisionali all'interno dell'organizzazione e in assenza di un organo gestorio. Nella prospettiva comparatistica, l’apparente incompatibilità di una simile fattispecie con i principi e le norme tecniche del diritto (commerciale) domestico non consente di trascurarne l’indagine, considerata la diffusione transnazionale degli operatori di mercato e di principi e regole commerciali sostanzialmente uniformi, nel quadro di una circolazione ormai inarrestabile di modelli organizzativi (anche societari) semplificati e sempre più infiltrati dalla tecnologia. Anzi, una volta raccolto il dato dall’indagine sugli ordinamenti di avanguardia (Stati Uniti e non solo), è bene proiettare l’analisi in una prospettiva globale, perché globale è lo spazio in cui gli operatori – tanto più se tech-based – agiscono e globale è il carattere del mercato, ormai in tutti i settori. L’osservazione di un fenomeno evolutivo come quello oggetto del presente studio – le DAO, appunto – non può quindi che partire dal suo inquadramento tecnico e funzionale, per poi osservare l’atteggiamento degli ordinamenti di avanguardia – certamente destinato a circolare ed evolversi ulteriormente, sulla spinta della regulatory competition – e tentare di comprendere se vi sia in effetti un trend regolatorio (magari verso la creazione di una nuova forma associativa o finanche societaria) ovvero si tratti di tentativi estemporanei di afferrare l’avanzamento tecnologico tra le maglie di una legislazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.