BACKGROUND:Intestinal obstructions/pseudo-obstruction of the small/large bowel are frequent conditions but their management could be challenging. Moreover, a general agreement in this field is currently lacking, thus SICUT Society designed a consensus study aimed to define their optimal workout.METHODS:The Delphi methodology was used to reach consensus among 47 Italian surgical experts in two study rounds. Consensus was defined as an agreement of 75.0% or greater. Four main topic areas included nosology, diagnosis, management and treatment.RESULTS:A bowel obstruction was defined as an obstacle to the progression of intestinal contents and fluids generally beginning with a sudden onset. The panel identified four major criteria of diagnosis including absence of flatus, presence of >3.5 cm ileal levels or >6 cm colon dilatation and abdominal distension. Panel also recommended a surgical admission, a multidisciplinary approach, and a gastrografin swallow for patients presenting occlusions. Criteria for immediate surgery included: presence of strangulated hernia, a >10 cm cecal dilatation, signs of vascular pedicles obstructions and persistence of metabolic acidosis. Moreover, rules for non-operative management (to be conducted for maximum 72 hours) included a naso-gastric drainage placement and clinical and laboratory controls each 12 hours. Non-operative treatment should be suspended if any suspects of intra-abdominal complications, high level of lactates, leukocytosis (>18.000/mm3 or Neutrophils >85%) or a doubling of creatinine level comparing admission. Conversely, consensus was not reached regarding the exact timing of CT scan and the appropriateness of colonic stenting.CONCLUSIONS:This consensus is in line with current international strategies and guidelines, and it could be a useful tool in the safe basic daily management of these common and peculiar diseases.

PREMESSA:Le ostruzioni e pseudo-ostruzioni del piccolo/ grande intestino sono condizioni frequenti, ma la loro gestione risulta spesso difficile per cui è necessario avere un adeguato e condiviso percorso gestionale. A tal proposito la Società Italiana di Chirurgia d’Urgenza e del Trauma (SICUT) ha disegnato uno studio volto a definire il management ottimale dei pazienti con occlusione intestinale.METODI:Lo studio è stato condotto utilizzando la metodologia Delphi coinvolgendo un panel di 47 chirurghi italiani con maturata esperienza clinica. Il consenso è stato definito come un accordo uguale o superiore al 75.0%. Lo studio si è focalizzato su quattro aree tematiche comprendenti la nosologia, la diagnosi, la gestione e il trattamento delle ostruzioni e delle pseudo-ostruzioni intestinali. Un occlusione intestinale è stata definita come un ostacolo alla progressione del contenuto intestinale. RISULTATI: in genere ad esordio improvviso. Il panel ha identificato quattro principali criteri di diagnosi, tra i quali l’assenza di canalizzazione ai gas, la presenza di livelli ileali > 3.5 cm o di una dilatazione del colon> 6 cm nonché di una distensione addominale. Viene inoltre consigliato il ricovero in chirurgia, un approccio multidisciplinare e un transito con Gastrografin per tutti i pazienti che presentano un’occlusione. Tra i criteri per un intervento chirurgico immediato sono inclusi: la presenza di un’ernia strozzata, una dilatazione del cieco> 10 cm, segni di ostruzione del peduncolo vascolare e la persistenza di acidosi metabolica. La gestione non operatoria dei pazienti (la cui durata massima dovrebbe essere di 72 ore) include il posizionamento di un sondino nasogastrico e la necessità di effettuare controlli clinici e laboratoristici ogni 12 ore. Il trattamento non operatorio deve essere sospeso in caso insorga il sospetto di complicanze intra-addominali, compaia un alto livello di lattati, una leucocitosi (> 18.000 / mm3 o neutrofili> 85%) o un raddoppiamento del livello di creatinina rispetto ai valori basali al ricovero. Al contrario il panel non ha raggiunto alcun consenso riguardo l’esatta tempistica della TAC e l’opportunità di stenting del colon come intervento palliativo in attesa di chirurgia definitiva.CONCLUSIONI:Le raccomandazioni stabilite sono in linea con le strategie e le linee guida internazionali, e potrebbero essere uno strumento utile per la gestione del paziente affetto da occlusione intestinale.

Clinical strategies for the management of intestinal obstruction and pseudo-obstruction. A Delphi consensus study of SICUT (Societa' Italiana di Chirurgia d'Urgenza e del Trauma)

COSTA G
Methodology
;
2016-01-01

Abstract

BACKGROUND:Intestinal obstructions/pseudo-obstruction of the small/large bowel are frequent conditions but their management could be challenging. Moreover, a general agreement in this field is currently lacking, thus SICUT Society designed a consensus study aimed to define their optimal workout.METHODS:The Delphi methodology was used to reach consensus among 47 Italian surgical experts in two study rounds. Consensus was defined as an agreement of 75.0% or greater. Four main topic areas included nosology, diagnosis, management and treatment.RESULTS:A bowel obstruction was defined as an obstacle to the progression of intestinal contents and fluids generally beginning with a sudden onset. The panel identified four major criteria of diagnosis including absence of flatus, presence of >3.5 cm ileal levels or >6 cm colon dilatation and abdominal distension. Panel also recommended a surgical admission, a multidisciplinary approach, and a gastrografin swallow for patients presenting occlusions. Criteria for immediate surgery included: presence of strangulated hernia, a >10 cm cecal dilatation, signs of vascular pedicles obstructions and persistence of metabolic acidosis. Moreover, rules for non-operative management (to be conducted for maximum 72 hours) included a naso-gastric drainage placement and clinical and laboratory controls each 12 hours. Non-operative treatment should be suspended if any suspects of intra-abdominal complications, high level of lactates, leukocytosis (>18.000/mm3 or Neutrophils >85%) or a doubling of creatinine level comparing admission. Conversely, consensus was not reached regarding the exact timing of CT scan and the appropriateness of colonic stenting.CONCLUSIONS:This consensus is in line with current international strategies and guidelines, and it could be a useful tool in the safe basic daily management of these common and peculiar diseases.
2016
PREMESSA:Le ostruzioni e pseudo-ostruzioni del piccolo/ grande intestino sono condizioni frequenti, ma la loro gestione risulta spesso difficile per cui è necessario avere un adeguato e condiviso percorso gestionale. A tal proposito la Società Italiana di Chirurgia d’Urgenza e del Trauma (SICUT) ha disegnato uno studio volto a definire il management ottimale dei pazienti con occlusione intestinale.METODI:Lo studio è stato condotto utilizzando la metodologia Delphi coinvolgendo un panel di 47 chirurghi italiani con maturata esperienza clinica. Il consenso è stato definito come un accordo uguale o superiore al 75.0%. Lo studio si è focalizzato su quattro aree tematiche comprendenti la nosologia, la diagnosi, la gestione e il trattamento delle ostruzioni e delle pseudo-ostruzioni intestinali. Un occlusione intestinale è stata definita come un ostacolo alla progressione del contenuto intestinale. RISULTATI: in genere ad esordio improvviso. Il panel ha identificato quattro principali criteri di diagnosi, tra i quali l’assenza di canalizzazione ai gas, la presenza di livelli ileali > 3.5 cm o di una dilatazione del colon> 6 cm nonché di una distensione addominale. Viene inoltre consigliato il ricovero in chirurgia, un approccio multidisciplinare e un transito con Gastrografin per tutti i pazienti che presentano un’occlusione. Tra i criteri per un intervento chirurgico immediato sono inclusi: la presenza di un’ernia strozzata, una dilatazione del cieco> 10 cm, segni di ostruzione del peduncolo vascolare e la persistenza di acidosi metabolica. La gestione non operatoria dei pazienti (la cui durata massima dovrebbe essere di 72 ore) include il posizionamento di un sondino nasogastrico e la necessità di effettuare controlli clinici e laboratoristici ogni 12 ore. Il trattamento non operatorio deve essere sospeso in caso insorga il sospetto di complicanze intra-addominali, compaia un alto livello di lattati, una leucocitosi (> 18.000 / mm3 o neutrofili> 85%) o un raddoppiamento del livello di creatinina rispetto ai valori basali al ricovero. Al contrario il panel non ha raggiunto alcun consenso riguardo l’esatta tempistica della TAC e l’opportunità di stenting del colon come intervento palliativo in attesa di chirurgia definitiva.CONCLUSIONI:Le raccomandazioni stabilite sono in linea con le strategie e le linee guida internazionali, e potrebbero essere uno strumento utile per la gestione del paziente affetto da occlusione intestinale.
Delphi study, Intestinal obstruction, Large bowel obstruction, Pseudo-obstruction, Small bowel
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14085/16725
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