L’ADHD (Attention Deficit/Hyperactivity Disorder o Disturbo da Deficit di attenzione/iperattività (DDAI) è un disturbo permanente di origine neurobio‐ logica che inizia nella fanciullezza o nella preadolescenza. L’ultima edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali pubblicata nel 2022 stabilisce un sistema di classificazione che intende or‐ dinare le malattie mentali in categorie diagnostiche basate sulla descrizione e l’analisi dei sintomi, considerando in relazione agli individui le caratteri‐ stiche espressive e quelle legate ai comportamenti come riflessi di pensieri ed emozioni e come evidenti conseguenze del decorso della malattia. L’ADHD si trova classificato tra i disturbi del Neurosviluppo e si manifesta attraverso sintomi neuro‐comportamentali: cambiamenti dei periodi di attenzione e conseguente difficoltà di concentrazione, iperattività o impulsività ed eccessiva conseguente compromissione del funzionamento sociale, della presta‐ zione scolastica o di una costante e continua attività lavorativa o quotidiana. L’origine del disturbo ha molte e varie cause e la possibilità che diventi un’eredità genetica è stata riconosciuta al 70‐80%, in quanto alcuni geni, tra cui dopamina e serotonina, sono associati alle funzioni dei neurotrasmettitori. Altri fattori come condizioni biologiche, psicologiche o ambientali possono avere anch’essi un ruolo ed agire in modo individuale o sinergico nel decorso dell’ADHD. Importante considerare l’esposizione agli inquinanti atmosferici come possibile motivo per il manifestarsi di Disturbi del neurosviluppo, come il Disturbo dello Spettro Autistico (ASD) e l’ADHD
Inquinamento ambientale e incidenza del deficit di attenzione e iperattività (ADHD)
mancini riccardo
Writing – Original Draft Preparation
2024-01-01
Abstract
L’ADHD (Attention Deficit/Hyperactivity Disorder o Disturbo da Deficit di attenzione/iperattività (DDAI) è un disturbo permanente di origine neurobio‐ logica che inizia nella fanciullezza o nella preadolescenza. L’ultima edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali pubblicata nel 2022 stabilisce un sistema di classificazione che intende or‐ dinare le malattie mentali in categorie diagnostiche basate sulla descrizione e l’analisi dei sintomi, considerando in relazione agli individui le caratteri‐ stiche espressive e quelle legate ai comportamenti come riflessi di pensieri ed emozioni e come evidenti conseguenze del decorso della malattia. L’ADHD si trova classificato tra i disturbi del Neurosviluppo e si manifesta attraverso sintomi neuro‐comportamentali: cambiamenti dei periodi di attenzione e conseguente difficoltà di concentrazione, iperattività o impulsività ed eccessiva conseguente compromissione del funzionamento sociale, della presta‐ zione scolastica o di una costante e continua attività lavorativa o quotidiana. L’origine del disturbo ha molte e varie cause e la possibilità che diventi un’eredità genetica è stata riconosciuta al 70‐80%, in quanto alcuni geni, tra cui dopamina e serotonina, sono associati alle funzioni dei neurotrasmettitori. Altri fattori come condizioni biologiche, psicologiche o ambientali possono avere anch’essi un ruolo ed agire in modo individuale o sinergico nel decorso dell’ADHD. Importante considerare l’esposizione agli inquinanti atmosferici come possibile motivo per il manifestarsi di Disturbi del neurosviluppo, come il Disturbo dello Spettro Autistico (ASD) e l’ADHDI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.