L'articolo si basa su una ricerca condotta in Calabria sull’esperienza della paternità nella migrazione forzata. La questione della paternità è stata tralasciata negli studi sulle famiglie transnazionali e comincia ad essere presente nelle analisi sulla genitorialità nelle migrazioni forzate a partire dalla crisi migratoria del 2015. L’attenzione viene rivolta soprattutto alle barriere ai processi di inclusione sociale ed economica dei padri e su come queste impattino sull’esercizio della paternità. L’articolo propone di mutare la prospettiva di analisi dal contesto di arrivo, ai processi di soggettivazione dei padri mettendo in evidenza come la migrazione determini una peculiare presa di coscienza e messa in discussione della paternità, che ingenera forme ibride ed “emergenti” di genitorialità.
Essere padri e rifugiati. Riflessioni sulle concezioni e le pratiche emergenti di genitorialità
V. Fedele;
2023-01-01
Abstract
L'articolo si basa su una ricerca condotta in Calabria sull’esperienza della paternità nella migrazione forzata. La questione della paternità è stata tralasciata negli studi sulle famiglie transnazionali e comincia ad essere presente nelle analisi sulla genitorialità nelle migrazioni forzate a partire dalla crisi migratoria del 2015. L’attenzione viene rivolta soprattutto alle barriere ai processi di inclusione sociale ed economica dei padri e su come queste impattino sull’esercizio della paternità. L’articolo propone di mutare la prospettiva di analisi dal contesto di arrivo, ai processi di soggettivazione dei padri mettendo in evidenza come la migrazione determini una peculiare presa di coscienza e messa in discussione della paternità, che ingenera forme ibride ed “emergenti” di genitorialità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.