Il saggio I dipinti concreti di Kandinsky, pubblicato ora per la prima volta in italiano, risale al 1936, al cuore cioè del periodo in cui Alexandre Kojève tiene all’École Pratique des Hautes Études quelle lezioni su Hegel divenute quasi leggendarie tanto per l’uditorio (Lacan, Queneau, Aron, Merleau-Ponty, Bataille, Breton, Caillois) che per l’influenza profonda esercitata in seguito. È dunque in una delle sue fasi più proficue di pensatore che Kojève si cimenta con il tema dell’arte in generale e con quella che ne reputa una delle manifestazioni più mature – l’arte di suo zio Wassily Kandinsky – qui ricontestualizzata in un quadro del tutto originale. L’idea di Kandinsky come sommo esponente di un’arte concreta e oggettiva acquista, alla luce delle categorie speculative chiamate in causa da Kojève, uno spessore filosofico ancora oggi sorprendente. Il testo fu letto e approvato dallo stesso pittore (le sue annotazioni a margine sono qui riportate in nota) che peraltro ne era stato diretto committente. Il volume contiene inoltre, in anteprima internazionale, un breve testo sulla personalità di Kandinsky, redatto poco dopo la morte del pittore e ritrovato dal curatore fra le carte dell’archivio privato di Kojève. Un fuggevole ma intenso ritratto, che mostra come la vita e l’opera dell’artista siano state inseparabili e incomprensibili l’una senza l’altra.

Kandinsky

Filoni M
2005-01-01

Abstract

Il saggio I dipinti concreti di Kandinsky, pubblicato ora per la prima volta in italiano, risale al 1936, al cuore cioè del periodo in cui Alexandre Kojève tiene all’École Pratique des Hautes Études quelle lezioni su Hegel divenute quasi leggendarie tanto per l’uditorio (Lacan, Queneau, Aron, Merleau-Ponty, Bataille, Breton, Caillois) che per l’influenza profonda esercitata in seguito. È dunque in una delle sue fasi più proficue di pensatore che Kojève si cimenta con il tema dell’arte in generale e con quella che ne reputa una delle manifestazioni più mature – l’arte di suo zio Wassily Kandinsky – qui ricontestualizzata in un quadro del tutto originale. L’idea di Kandinsky come sommo esponente di un’arte concreta e oggettiva acquista, alla luce delle categorie speculative chiamate in causa da Kojève, uno spessore filosofico ancora oggi sorprendente. Il testo fu letto e approvato dallo stesso pittore (le sue annotazioni a margine sono qui riportate in nota) che peraltro ne era stato diretto committente. Il volume contiene inoltre, in anteprima internazionale, un breve testo sulla personalità di Kandinsky, redatto poco dopo la morte del pittore e ritrovato dal curatore fra le carte dell’archivio privato di Kojève. Un fuggevole ma intenso ritratto, che mostra come la vita e l’opera dell’artista siano state inseparabili e incomprensibili l’una senza l’altra.
2005
887462039X
Kandinsky, W.
Kojève, Alexandre
Pittura concreta
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14085/2790
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